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sabato 12 febbraio 2011

Un'occhiata



L'aerodinamica di una vettura e' davvero complessa: in un'intervista ad Hans Kerschbaum (ingengere aerodinamico della BMW), e' emerso che questa scienza e' troppo complessa per uno studio prettamente teorico e che e' necessario fare tanta ricerca sperimentale.

Ogni dettaglio, ha ricadute su altri elementi, cosi' cio' che va bene per una cosa, va male per un'altra.

Il gruppo ruota e vano ruota, e' responsabile di circa il 30% dell'impatto aerodinamico della vettura.

La cosa ideale, sarebbe avere i cerchioni carenati, ossia lenticolari, ma se la cosa e' applicabile a livello tecnico al posteriore, ben diverso e' il discorso relativo alle ruote anteriori che devono essere capaci di smaltire il calore prodotto dall'impianto frenante.

La resistenza aerodinamica e' suddivisibile in tre elementi: di forma, viscosa ed indotta.

Quella indotta dalla forma, produce un aumento di pressione sulla parte frontale dell'oggetto ed una "depressione" nella sezione posteriore: ben evidente in una vela.

Quella viscosa, si genera durante lo scorrimento dell'aria su una superficie: tipico l'esempio di un kayak che naviga.

Quella indotta, nasce da forze trasversali che inducono un sollevamento o uno schiacciamento dell'oggetto come nel caso delle ali di un aereo o di una vettura da corsa. E' prodotta anche dai vortici come nel caso di oggetti con angoli non coincidenti o elementi come le ruote di un veicolo ed i relativi vani di alloggiamento.

In conclusione, si puo' affermare che per un'auto media, i valori di resistenza aerodinamica sono cosi' distribuiti:




FORMA DEL VEICOLO 40%

RUOTE E RELATIVI VANI 30%

SOTTOSCOCCA 20%

RAFFREDDAMENTO MOTORE 10%




Le percentuali ovviamente variano da vettura a vettura.



Ad esempio, nel caso di un'auto particolarmente curata sotto questo profilo, e' lecito aspettarsi a livello percentuale un maggior impatto del raffreddamento rispetto agli altri elementi.

Gli interventi sulla Tigra riguarderanno tutti e quattro i punti su elencati oltre ad ulteriori interventi sul motore a livello di gestione elettronica e riduzione degli attriti interni.



Alcuni lavori saranno descritti dettagliatamente e collaudati, magari quantificati, mentre per altri, questo non sara' possibile o perche' gia' implementati o perche' non facilmente misurabili.



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